Condivido una riflessione emersa da una recente sessione di coaching che potrebbe risuonare con molti di voi, atleti e non.
UN RESPIRO PRIMA DELL'APNEA
Quante volte ci troviamo a correre da un impegno all'altro, da una performance all'altra, senza mai fermarci davvero? I periodi di apparente inattività spesso ci mettono a disagio, ci fanno sentire improduttivi, come se stessimo "perdendo tempo".
Ma cosa succederebbe se iniziassimo a vedere questi momenti come preziosi "respiri prima dell'apnea"?
Proprio come un apneista che prende un profondo respiro prima di immergersi, anche noi abbiamo bisogno di questi momenti per ricaricarci, per prepararci alle sfide future. Non sono tempo perso, ma investimenti nella nostra futura performance.
ABBONDANZA INTERIORE
Una delle più grandi verità che spesso dimentichiamo è che abbiamo già tutto ciò che ci serve dentro di noi. Come dice un mio atleta: "HAI GIÀ TUTTA L'ABBONDANZA che ti serve."
Il nostro compito non è cercare continuamente nuove risorse all'esterno, ma diventare consapevoli di quelle che già possediamo e imparare ad accedervi nei momenti di bisogno.
IL COMPITO DELLA SETTIMANA
Vi invito a creare un piccolo diario della consapevolezza. Dedicate 5 minuti ogni sera a rispondere a queste domande:
COSA HO FATTO BENE OGGI?
COSA HO DI BELLO DENTRO DI ME CHE HO NOTATO OGGI?
QUALE MOMENTO DI "PAUSA" HO VISSUTO OGGI?
Inoltre, durante la giornata, prendetevi brevi momenti per monitorare il vostro respiro. Osservate come cambia nei diversi contesti e come influisce sul vostro stato mentale.
Ricordate: PRIMA DELLA GRANDE PERFORMANCE CI VUOLE UN RESPIRO.
"Non è il tempo che passa a essere importante, ma come lo attraversiamo." - Cesare Pavese
Respirate consapevolmente